28 Aprile 1965
La Cassa Nazionale di Assistenza Compositori, Autori e Librettisti di Musica Popolare si costituisce il 28 Aprile 1965 con atto n° 257 presso il Notaio Lainati, in virtù della volontà e dell’opera di grandi autori del tempo quali Mario Schisa, Giancarlo Testoni, Idalgo Franchini, Mario Mariotti, Pino Perotti, Nino Ravasini, Vittorio Mascheroni, Umberto Bertini, Bixio Cherubini, Fabio Borgazzi e Giuseppe Cioffi.
I fondatori resisi conto che la categoria autorale è completamente priva di una qualsivoglia forma di assistenza, di sicurezza sociale, decidono di dare vita a una istituzione in grado di ovviare al problema e offrire una concreta forma di aiuto.
Riconoscimenti
La Cassa, successivamente, ha ottenuto il riconoscimento della personalità giuridica ed è stata eretta Ente Morale su proposta del Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale con Decreto del Presidente della Repubblica n° 888 del 28 ottobre 1970, pubblicato nella G.U. n° 304.
Recentemente ha anche ottenuto la qualifica di ONLUS e può, quindi, essere destinataria della contribuzione del 5 x 1.000.
Noi Oggi
Oggi il nostro Ente annovera tra i propri iscritti autori della parte letteraria, librettisti, compositori di musica per canzoni, riviste, operette, commedie musicali, opere e brani lirici e da qualche anno, ha aperto le proprie porte anche a autori con una primaria attività professionale di artista interprete esecutore.
Presidente è il Maestro Piernatale Massara, autore e artista interprete esecutore, uno dei più affermati direttori d’orchestra e arrangiatore di musica da film del nostro Paese. Storico “braccio destro” del Maestro Pino Donaggio.
L’Ente svolge la propria opera di assistenza nei confronti dei propri iscritti che, spesso, in età avanzata vengono a trovarsi in precarie condizioni economiche e di salute.
Anche per te
Possono richiedere l’iscrizione alla Cassa tutti gli autori indipendentemente dalla loro appartenenza a qualsivoglia sigla sindacale o associazione.
Gli aiuti che la Cassa eroga a favore di questi autori consistono in sussidi e oblazioni concesse su richiesta degli interessati, per accertate necessità economiche e motivi di salute, malattie, degenze; in alcuni casi la stessa elargisce contribuzioni per le spese funerarie sostenute dalle famiglie degli associati. Le contribuzioni avvengono a fronte della presentazione di opportuna documentazione e in base all’entità dei fondi disponibili presso l’Ente stesso.
L’Ente, dotato di autonomia patrimoniale e di una propria contabilità, è finanziato sia attraverso le quote sociali, i contributi versati dagli iscritti (la quota sociale è di € 20,00 nel rispetto di evidenti ragioni morali e di solidarietà) e i contributi erogati dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali sulla base di precise norme di legge. Anche SIAE, sino alla totale devoluzione delle somme appartenenti al Fondo di Solidarietà destinava una contribuzione all’Ente in considerazione della preziosa attività svolta.
Con riferimento al Contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, la Cassa Nazionale di Assistenza Compositori Autori e Librettisti di Musica popolare riceve una quota parte dello stesso in base all’art. 198 della Legge del 22 Aprile 1941 n° 633 (Protezione del Diritto d’Autore), successivamente modificato dalla Legge del 21 Maggio 1951 n° 391, del 20 dicembre 1954 n° 1227, del 23 dicembre 1962 n° 1752 e del 16 Aprile 1973 n° 198.
Il Consiglio di Stato in data 19 Aprile 1985 con parere n° 532/85 si è pronunciato in senso positivo circa la legittimazione della Cassa di Assistenza degli Autori Compositori Librettisti di Musica Popolare a ricevere il suddetto contributo.
La ripartizione delle quote di spettanza è decisa dal Comitato Consultivo Permanente per il Diritto d’Autore a cui partecipano, con funzioni di ausilio, le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative delle categorie interessate.
Dopo le ultime vicende SIAE culminate con la soppressione del Fondo di Solidarietà e delle prestazioni da questo erogate, la Cassa Nazionale di Assistenza Compositori Autori e Librettisti di Musica popolare rimane l’unico strumento di diritto privato già operativo, ufficialmente riconosciuto dallo Stato in grado di offrire agli autori un minimo di ausilio quando l’età o le ristrettezze economiche lo rendano necessario. L’autore è il motore primo della cultura e del settore a essa legato. È auspicabile che in un Paese con le nostre tradizioni ci si dedichi con maggiore impegno a restituire la dignità dovuta agli autori. La Cassa è uno degli strumenti per farlo.
I Presidenti della Cassa
Mario Schisa
Valerio Vancheri
Dante Panzuti
Nuccia Rispoli Zanotti
Natale Massara
La “storica” Cassa di Galleria del Corso ha accolto i più importanti nomi della musica italiana, fra i primi sostenitori:
Cesare Andrea Bixio, Giovanni D’Anzi, Renato Rascel, Pasquale Caliman, Vincenzo D’Acquisto;
proseguendo con:
Bruno Pallesi, Marino Marini, Enzo Bonagura, Gorni Kramer, Armando Trovaioli, Antonio Amurri, Stefano Ferruzzi, Nino Piccinelli, Italo Lucia, Angelo De Lorenzo, Pietro Garinei, Pino Calvi, Sandro Giovannini, Nello Segurini, Ciro Fontana, Carletto Colombo, Vittorio Giuliani, Franco Zauli, Alberto Testa, Tony De Vita, Ettore De Mura, Eduardo Alfieri, Franco Specchia, Paolo Prencipe, Wolmer Beltrami, Carlo e Franco Bixio, Giampiero Boneschi, Giorgio Calabrese, Franco Cerri, Enrico Intra, Vitaliano Caruso, Nello Ciangherotti, Paolo Limiti, Mario De Martini, Miky Del Prete, Carlo Donida, Idalgo Franchini, Angelo De Lorenzo, Giulio Libano, Walter Malgoni, Totò Savio, Luciano Fineschi, Gino Mescoli, Ennio Morricone, Santino Palumbo, Peppino Principe, Dino Sarti, Virgilio Savona, Piero Soffici, Sergio Rendine, Giancarlo Bigazzi, Marco Betta; e molti altri che nel tempo hanno avuto modi di sostenere la preziosa attività della CASSA.